La caratteristica che le accomuna è sicuramente il mare che si può ammirare una volta giunti in ogni città.
Partiamo alla scoperta delle perle della Sicilia da Cefalù che dista da Palermo circa 75 km.
Tappa obbligatoria al Duomo, secondo una leggenda, sarebbe stato realizzato in seguito al voto di Salvatore de Ruggero II, dopo essere scampato da una tempesta. Inoltre a circondare tutto il centro storico della cittadina c’è una cinta muraria megalitica, risalente al V secolo a.C., che si conserva ancora oggi in gran parte. E dopo aver deliziato gli occhi bisogna fermarsi al Bar Duomo dove potete gustare i prodotti tipici, dolci e salati.
Ora è il momento di scoprire Monreale che dista 15 km da Palermo, qui dopo aver affrontato una leggera salita, inaspettatamente si scaglia davanti ai nostri occhi la maestosità della Cattedrale.
La leggenda narra che Guglielmo I, re normanno di Sicilia, dopo una battuta di caccia si fosse addormentato sotto un carrubo. In sogno gli apparve la Madonna che gli indicò il luogo ove era nascosto un tesoro con cui egli avrebbe dovuto erigere la sua chiesa, chiamata appunto Santa Maria Nuova.
Cambiamo provincia, spostandoci in quella di Messina ed a 60 km troviamo Tindari che raccoglie mito, mare, archeologia e antiche leggende. Da non perdere il Santuario, posizionato al culmine di un promontorio a strapiombo. All'interno di trova la statua della Madonna Nera, tutta in legno di cedro. Più in basso troviamo l'area archeologica che racchiude i resti dell’antica città costruita in pietra arenaria: mosaici, sculture, oggetti e ceramiche conservati in parte presso il museo locale vi aspettano. Una menzione speciale al Teatro greco.